Il D.L. 24.1.2012 n.1, convertito con modificazioni in L. 24.3.2012, n.27, ha abrogato le tariffe professionali forensi e ha delineato un assetto normativo più moderno, fondato sulla libera contrattazione tra le parti e su alcuni fondamentali obblighi informativi del professionista a tutela del cliente.
Quanto all'attività giudiziale, dopo l’emanazione della legge di cui sopra è stato promulgato un regolamento attuativo con D.M. 20.7.2012, n.140, che ha introdotto nuovi parametri tabellari di liquidazione giudiziale dei compensi, in sostituzione delle tariffe abrogate. Tale regolamento è stato poi aggiornato e sostituito con D.M. 10.3.2014, n.55, attualmente vigente.
Per quanto riguarda, specificamente, i procedimenti civili, amministrativi e tributari, i parametri suddetti sono determinati in base alle diverse fasi dei procedimenti (fasi di studio, introduttiva, istruttoria, decisoria ed esecutiva) e sono suddivisi in base alla natura del procedimento (ordinario o speciale, dinnanzi al Tribunale o ad altro giudice, etc.) e secondo scaglioni di valore della pratica.
I parametri in questione, sebbene preordinati soltanto alla liquidazione giudiziale dei compensi da parte del Giudice, possono tuttavia fungere da utile punto di riferimento in sede di pattuizione del compenso tra avvocato e cliente.
Questi i punti più qualificanti del nuovo assetto normativo:
In ambito stragiudiziale, il citato D.M. n.55/'14 ha fissato dei parametri tabellari molto elastici, che non distinguono alcuna “fase” di attività (come invece avviene per l’attività giudiziale), atteso che la casistica stragiudiziale è molto varia e più difficilmente catalogabile. Il D.M. si limita pertanto a indicare, come parametri di valore, degli importi compresi tra un “minimo” e un “massimo”, il cui ammontare varia in ragione dello scaglione di valore della pratica.
Il regolamento non accenna al criterio di tariffazione a tempo, sebbene sia molto diffuso nella prassi ed adottato anche da questo Studio. Tale criterio presuppone la determinazione pattizia di una tariffa oraria, che va poi applicata in misura proporzionale al tempo esattamente dedicato alla pratica.
Lo Studio si avvale anche di listini, studiati per consentire alle imprese clienti di allineare i costi legali al loro reale fabbisogno di assistenza e consulenza nell'arco dell'esercizio e di poter contare su un criterio di tariffazione trasparente, comprensibile ed incentivante.
Un'altra soluzione spesso adottata dallo Studio consiste nella stipula di contratti di assistenza a forfait, apprezzati soprattutto dalle imprese abituate a pianificare preventivamente il budget delle spese legali d'esercizio.